Un'interessante incontro quello di questa mattina, presso l'università La Bicocca di Milano, dal titolo "Quanto vale il riuso? Il riuso e i benefici ambientali".
Sono stato invitato, come esperto del settore e direttore dei network Mercatopoli e Baby Bazar, per uno speech tra addetti ai lavori, a significare che le tematiche in merito ai mercatini dell'usato e alla loro valenza nell'economia del riuso sono sempre più calde.
L'incontro è iniziato con un intervento di Valentina Castellani del GRISS (Gruppo di Ricerca Sullo Sviluppo Sostenibile) che ha presentato alcuni dati sugli impatti ambientali evitati, grazie all'usato intercettato e venduto da un mercatino. Molto interessante l'approccio alla questione che, oltre alla metodologia per il calcolo della Co2 equivalente risparmiata, ha presentato una rilevazione, basata su un campione di utenti, con la domanda: "L'oggetto acquistato sostituisce al 100% un oggetto nuovo?".
Le persone intervistate hanno risposto SI per il 47,25% dei casi quando si trattava di abbigliamento, per salire all'84% quando l'area merceologia era relativa ad un set di bicchieri. Degno di nota un misero 7,5% di SI, quando si trattava di libri, segno che l'acquisto in un mercatino rappresenta per molti un'aggiunta rispetto all'acquisto di un libro nuovo, magari indirizzato ad una novità.
Interessanti le comparazioni sugli impatti evitabili per ogni oggetto venduto, in merito alla Co2 equivalente risparmiata:
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la produzione di un maglione equivale a circa 46 lavaggi a 40° in lavatrice;
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il riutilizzo di una T-shirt equivale al funzionamento di un micronde per circa 186 ore;
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il riuso di un libro equivale a circa 111 ore d'uso continuo di un PC.
Interessante, non pensate?
A seguire c'è stato il mio intervento, del quale pubblico di seguito le slide. Devo dire che l'interesse è stato elevato, soprattuto in merito a Rete Onu, della quale sono il referente tecnico legale, e alla bozza di proposta legislativa in fase di presentazione. Le domande che sono pervenute dal pubblico sono state circostanziate e centrate in particolar modo sulle questione della tassazione dei rifiuti e sull'Iva, imposte che il mondo dell'usato giudica inopportune, visto che i mercatini dell'usato non producono rifiuti - anzi li riducono intercettandoli e rimettendoli in vendita - e visto che l'Iva sui beni è già stata pagata.
A seguire la giornalista ambientale Donatella Pavan ha presentato l'esperienza di riuso di Cascina Cuccagna, raccondadoci le molteplici attività organizzate e focalizzando l'attenzione sul prossimo evento dal nome Giacimenti Urbani - trasformare i rifiuti in risorsa - previsto per il 22-23-24 novembre 2014.
Giuliana Bonfiglio ha invece parlato della sua esperienza come affiliata Secondamanina, un network di negozi per l'infanzia, incentrando il suo intervento sul rapporto con i suoi clienti e su come la percezione sul mondo dell'usato sia, nel tempo, cambiata. Oggi acquistare cose usate per i propri figli è assolutamente un valore e non è più una pratica relegata alle fasce sociali di reddito basso.
Infine Pier Andrea Moiso della cooperativa sociale Triciclo ha portato l'esperienza della cooperativa sui temi degli ecocentri e della raccolta di rifiuti ingombranti eseguita in sinergia con le aziende di igiene ambientale. Pier Andrea ha inoltre focalizzato l'esperienza dell'officina per le biciclette e per i prodotti RAEE, attraverso le quali, oltre al semplice riuso, vengono effettuate operazioni di riparazione e manutenzione che amplificano ulteriormente il valore ambientale.
Insomma è stata una mattinata densa di argomenti e di concetti interessanti che ha sottolineato, ce ne fosse stato ancora bisogno, che c'è ancora molto da fare per strutturare in maniera completa, questo incredibile settore.
Ringrazio Maurizio Villa e Paolo Citterio per aver partecipato all'incontro.
Imprenditori dell'usato
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