Quanti oggetti a voi non più utili potrebbero far comodo ad altri? Una scrivania, una cassapanca, un elettrodomestico, gli abiti del vostro bebè ormai diventato grande…
Provate a guardarvi attorno: fiere dell'usato, giornali specializzati, mercatini dell'usato. E' un proliferare di attività che commerciano e scambiano oggetti usati. Forse è una moda o un senso di rispetto nei confronti della natura; forse il fascino dell'affare e dell'oggetto vissuto legato ad una sua storia, magari la necessità di realizzo o l'opportunità di risparmio.
Sicuramente è un mercato in rapida crescita sia per una ragione economica e fiscale sia per una precisa tendenza del mercato e dei consumatori, che cercano nell'acquisto anche una parte di divertimento. Il mercato dell'usato, da una decina d'anni, sta infatti registrando una rapida crescita, incrementando notevolmente il giro d'affari di quanti operano in questo settore.
Le ragioni di questo sviluppo sono diverse e in primo luogo va considerato l'aspetto economico e fiscale che facilita il ruolo dell'imprenditore oltre a quello del consumatore. Da non sottovalutare, inoltre, la natura stessa della compravendita dell'usato, che si coniuga perfettamente con le istanze sempre più diffuse di rispetto dell'ambiente. Non ultima la dimensione ludica ed esplorativa di chi entra in un mercatino dell'usato.
Tale crescita ha avuto, nell'ultimo periodo, un'ulteriore accelerazione. La crisi economica generalizzata sta infatti portando le persone ad avvicinarsi ai mercatini dell'usato, soprattutto per una questione di risparmio.
Il fenomeno si è quindi inserito stabilmente nel tessuto economico e sociale del paese per cui, oggi, in un mercatino dell'usato si trovano tutti, ma proprio tutti i ceti sociali.
Si va al mercatino per cercare qualcosa di particolare, non necessariamente per risparmiare, per passare del tempo in uno spazio "fuori dal tempo", per una forma di maturazione di ognuno di noi, che può vedere, nel riciclo di cose utili, un modo per aiutare il nostro mondo a risparmiare energia preziosa. Il mercatino dell'usato è un modo alternativo di fare shopping...alternativo al centro commerciale.
Questa tendenza sta addirittura diventando di moda (modernariato, vintage), tanto che oggi, ben lungi dall'essere arrivati alla saturazione del mercato, i punti vendita dell'usato sono presenti in tutte le province, anche in quelle più "consumiste", dove l'acquisto di prodotti già utilizzati da altri non sembrava un costume capace di diffondersi.
L'evoluzione del mercato dell'usato è molto rapida ed è caratterizzata dai seguenti fattori:
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il mercato si sta evolvendo secondo le regole del marketing che valgono ormai per tutti. Non più polverosi magazzini stracolmi di merce disordinata, ma sempre più "negozi" fruibili in modo semplice, confortevoli, puliti e ordinati. Da qui, il passaggio ad un "concept store" sarà un passo breve;
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Il mercato si sta indirizzando in modo che il mercatino dell'usato possa fornire al consumatore un assortimento sempre maggiore, con l'accostamento, al sistema del conto vendita da privato, di merce nuova, di provenienza commerciale o di stock;
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il mercato si sta specializzando in aree tematiche verticali. Questo per offrire ad un preciso segmento di clienti una sempre maggiore competenza e specializzazione;
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la tecnologia ha cambiato le regole del mercato e offre oggi grandi opportunità: permette di gestire il negozio in modo preciso ed efficace e rende poco costosa la fidelizzazione dei clienti;
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molti brand internazionali hanno ben compreso l'evoluzione e si diversificano, proponendo ai loro clienti un reparto di articoli di seconda mano. Vedi ad esempio Blockbuster, Decathlon, Game Stop;
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le grandi firme stanno cavalcando il mondo dell'usato con costose operazioni di comunicazione dedicate: Elena Mirò e Intimissimi sono ottimi esempi.
Un ulteriore sintomo di maturazione del mercato è rappresentato dalla diversificazione, con la nascita di mercatini dell'usato specializzati e quindi mono-tematici. Da quelli specializzati al mondo del bambino (ad esempio Baby Bazar), a quelli musicali, di abbigliamento firmato, di elettronica.
Portare in vendita gli oggetti che non si usano più è una grande forma di intelligenza: si allunga la vita di quanto è ancora riutilizzabile, in alternativa allo smaltimento in discarica e si guadagna del comodo denaro in contanti. Tutto questo in maniera divertente ed ecologica!
Se si aggiunge la possibilità di fare ottimi affari, in un comodo negozio, con gestori professionisti che valorizzano gli oggetti e che mettono al centro della loro attenzione le esigenze di tutti i clienti, siano essi venditori che acquirenti, si può capire il perché questo mercato sia radicato, diffuso e in rapida crescita.
Insomma, si delinea un forte interesse del consumatore che sicuramente caratterizzerà sempre di più il modo di fare acquisti nei prossimi anni.
Imprenditori dell'usato
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