Il fondo di garanzia PMI 2018 a sostegno all'imprenditoria
Come avere finanziamenti agevolati dallo Stato per avviare e sostenere economicamente il tuo mercatino dell'usato o, in genere, una PMI?
Una delle questioni più dibattute in merito all'apertura di un mercatino dell'usato è la ricerca di un finanziamento per avviare un mercatino e potrebbe interessarti capire cosa sia il fondo di garanzia PMI 2018.
Il fondo di garanzia PMI è lo strumento istituito con la Legge n. 662/96 utile per rilanciare e supportare finanziariamente il tessuto imprenditoriale italiano. L’obiettivo principale è quello di favorire l’accesso al mercato del credito delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che surroghi quelle reali richieste dagli istituti di credito.
Grazie a questo strumento agevolativo, le piccole imprese italiane possono ottenere finanziamenti senza presentare garanzie aggiuntive sugli importi garantiti dal fondo.
Scopriamo quali sono gli obiettivi, come funziona e chi sono i soggetti economici che possono beneficiare del fondo di garanzia PMI 2018.
Fondo di garanzia PMI 2018: obiettivi e finalità
Il fondo di garanzia 2018 rappresenta uno strumento d'intervento pubblico di garanzia sul credito alle PMI italiane. Secondo le rilevazioni statistiche il 99% delle imprese che ha beneficiato del fondo di garanzia ha avuto accesso al canale bancario, senza necessità di presentare ulteriori garanzie reali.
Istituito con la Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a), con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, le istituzioni pubbliche (UE e Stato italiano) si propongono come obiettivo prioritario quello di affiancare e sostenere economicamente le PMI e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al canale bancario tradizionale.
La garanzia pubblica surroga in maniera definitiva le costose garanzie che solitamente vengono richieste dalle banche per ottenere un finanziamento aziendale. L’obiettivo dello strumento è quello di garantire alle PMI italiane le seguenti tipologie di operazioni finanziarie:
- Prestiti aziendali a medio-lungo termine (compresa la locazione finanziaria) di durata compresa tra i 18 mesi e i 120 mesi.
- Partecipazioni di minoranza nel capitale delle imprese di dimensione “minore”, la cui durata non ecceda i 120 mesi. È importante che le PMI siano costituite in forma di società di capitali (srl, spa e sapa).
- Prestiti partecipativi, finanziamenti di durata variabile dai 18 ai 120 mesi, il cui rendimento è costituito da una componente fissa e da una parte variabile, proporzionale al risultato conseguito nell’esercizio contabile.
- Finanziamenti finalizzati al reintegro del CCN aventi una durata massima di 5 anni, i quali vengono concessi alle piccole medie imprese che vantano crediti nei confronti di aziende sottoposte all’amministrazione straordinaria prevista per le grandi imprese in stato di insolvenza ai sensi della legge 77/04.
- Finanziamenti finalizzati ad investire in immobilizzazioni immateriali e materiali effettuate dalle PMI. Si ricorda, a tale proposito, che non deve trattarsi di mera sostituzione di cespiti, impianti o asset esistenti.
Come funziona il fondo di garanzia PMI 2018?
Trattandosi di uno strumento di sostegno economico al tessuto imprenditoriale delle piccole e medie imprese italiane, viene concessa una garanzia pubblica a fronte delle risorse finanziarie (finanziamenti aziendali) erogati dagli istituti di credito. Nel 2018 ogni impresa italiana che necessiti di un finanziamento aziendale può rivolgersi direttamente al fondo affinché possa beneficiare di un accesso agevolato al mercato creditizio.
Anche il sistema bancario non sopporta alcun rischio dato che, in caso di default da parte dell’impresa finanziata, viene risarcito dal fondo centrale di garanzia.
In alternativa, ogni PMI italiana può rivolgersi ad un Confidi o ad altro fondo di garanzia e può attivare la controgaranzia. Tutte le unità imprenditoriali che presentano l’istanza di richiesta al fondo centrale di garanzia, non beneficiano di alcun contributo in denaro, ma hanno la reale possibilità di ottenere finanziamenti aziendali, senza presentare garanzie aggiuntive e senza dover sottoscrivere polizze fidejussorie o polizze assicurative.
Gli importi che vengono erogati dal sistema bancario sono garantiti dal fondo fino ad un massimo del 60% (o dell’80%, a seconda delle casistiche) del prestito richiesto. Dal momento che il fondo di Garanzia PMI 2018 non interviene nel rapporto creditizio tra banca e impresa, tutte le condizioni contrattuali concernenti il piano di ammortamento, le rate, i saggi di interesse applicati (TAN e TAEG) e le eventuali garanzie aggiuntive richieste sulla parte “scoperta”, rimangono oggetto di libera contrattazione tra le parti.
Anche le imprese minori che vogliano sottoscrivere un contratto di leasing possono comunque accedere alla garanzia del fondo.
Caratteristiche del fondo di garanzia PMI 2018
Il fondo di garanzia PMI 2018 si contraddistingue per la compresenza di diverse caratteristiche distintive che occorre conoscere prima di procedere con la presentazione dell’istanza.
- Qualunque operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa, è ammessa alla garanzia del fondo. Ben si comprende che siano innumerevoli i benefici derivanti in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria dell’attività di business.
- Secondo i pilastri dell’accordo Basilea III, la garanzia pubblica è concessa a prima richiesta a favore degli istituti di credito, dei Confidi e degli altri fondi di garanzia (fondi di garanzia gestiti da banche, da intermediari o da soggetti iscritti nell’elenco generale di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1.9.93, n. 385) che prestano una garanzia irrevocabile, esplicita ed incondizionata.
- L’intersettorialità che caratterizza questo strumento rappresenta un valido punto di forza per sostenere e rilanciare l’intero sistema economico italiano. Con l’estensione del fondo di garanzia PMI alle imprese artigiane, l’intervento pubblico sostiene tutte le imprese che operano in tutti i comparti economici. Inoltre, si rivela particolarmente efficace nel supportare finanziariamente le startup.
- La garanzia di ultima istanza dello Stato consente di attenuare il rischio di credito sulle garanzie dirette, venendo a ridurre al minimo l’assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota di prestito garantito. Il rischio per il sistema bancario sulla quota di finanziamento garantita dal fondo di garanzia PMI 2018 è nullo. La garanzia pubblica permette agli istituti di credito ed ai soggetti finanziatori di ridurre il fabbisogno di capitale e di praticare condizioni creditizie migliori alle imprese finanziate.
Quali sono le tipologie di garanzie concesse?
La garanzia di ultima istanza dello Stato agisce:
- nel caso di garanzia diretta;
- nel caso di controgaranzia, su garanzia prestata a prima richiesta sul patrimonio del soggetto garante.
La prima viene concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari (art.107 DL 385/93), SGR e società di gestione armonizzate; essa è a prima richiesta, incondizionata, esplicita ed irrevocabile e copre, l’ammontare dell’esposizione dei finanziatori nei confronti delle PMI.
Per quanto concerne la controgaranzia, essa viene concessa su garanzie prestate da Confidi ovvero da altri fondi di garanzia (gestiti da banche e intermediari artt. 106 -107 DL 385/93).
Chi sono i beneficiari finali del fondo?
Le piccole e medie imprese italiane operanti in ogni comparto economico, costituite anche in forma di società cooperativa, possono presentare la domanda di richiesta per accedere al fondo di garanzia PMI 2018.
L’importante è che questi soggetti economici rispettino i parametri dimensionali fissati dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato alle PMI. Si ricorda, a tale proposito, che i parametri dimensionali devono essere computati secondo quanto sancito cogentemente dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, pubblicato in G.U n. 238 del 12 ottobre 2005. Inoltre, devono essere calcolati nel rispetto della raccomandazione comunitaria 2003/361/CE del 6 maggio 2003 che definisce le microimprese, le piccole e medie imprese.
In buona sostanza, la categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da unità imprenditoriali che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
Come presentare l’istanza di richiesta del fondo?
Per presentare la domanda di richiesta, le PMI italiane non possono inoltrarla direttamente al fondo. L’istanza deve essere presentata direttamente ad un istituto di credito o, in alternativa ad un Confidi accreditato, il quale a sua volta si rivolge al gondo di garanzia per ottenere la controgaranzia.
Sarà lo stesso istituto di credito ad occuparsi della domanda e dell’intero iter d’istruttoria per la concessione dell’importo richiesto. Una volta acquisiti i dati richiesti, la banca predispone l’istanza di ammissione alla garanzia su appositi form scaricabili dal sito dedicato al fondo di garanzia, inserisce i dati degli ultimi due bilanci aziendali approvati o della dichiarazione fiscale ed inoltra telematicamente la domanda al gestore del fondo.
All’impresa istante viene rilasciata, contestualmente, la comunicazione della ricezione della domanda con indicazione della data, numero di protocollo e del nominativo del responsabile del procedimento. Essendo una procedura snella e telematica, in tempi rapidi vengono verificati i requisiti di accesso e notificata l’adozione della delibera.
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