L'importanza del business plan
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Il business plan per un mercatino dell'usato

Domenica 12 Novembre 2017

Qualsiasi progetto progetto imprenditoriale parte da un visione iniziale per arrivare ad una formula imprenditoriale concreta. Il business plan è il documento che ti aiuta a rendere concreta la tua idea imprenditoriale:

L'entusiasmo iniziale per la nuova idea ti può indurre a minimizzare i dati non favorevoli al progetto, o addirittura a non considerarli. Le ricerche pratiche e gli approfondimenti necessari a compilare un business plan possono evidenziare dati prima sconosciuti.

Se vuoi aprire un mercatino dell'usato con l'obiettivo di renderlo redditizio, dovrai quindi mettere per iscritto tutte le componenti del tuo piano imprenditoriale e considerare che il business plan è il documento principe per chiedere un finanziamento.



Il business plan non è utile soltanto in fase di avviamento, ma ha un grande rilievo come strumento per il controllo di gestione, perché consente di non perdere mai di vista quali sono gli obiettivi dell'azienda e di controllarne l'andamento.

A titolo di approfondimento, includo un video molto interessante della prof. Cinzia Parolini della SDA Bocconi School of Management.

In pratica è necessario partire dalla tua visione imprenditoriale che dovrebbe analizzare:

L'analisi dovrebbe quindi essere implementata attraverso una formula imprenditoriale che analizza:

Tra le varie domande che possono aiutarti ad impostare il documento, le più importanti sono:

Una volta scritte le risposte a queste domande guida potrai iniziare a lavorare sul tuo documento di pianificazione: il business plan.

Sezione documentale del business plan

Il business plan è un documento formale che deve seguire un'impostazione precisa e soprattutto veritiera; è necessario considerare che chi lo leggerà non conosce la tua attività. Deve essere convincente, soprattutto se il lettore dovrà decidere se finanziare o meno l'operazione.

Il business plan inizia presentando l'idea imprenditoriale: devi quindi eseguire un'accurata analisi del tuo progetto, spiegando brevemente come funzionerà la tua attività e puntando ad evidenziare quali innovazioni porterà sul mercato.

Passa quindi a descrivere le componenti soggettive, cercando di dare un quadro preciso della tua persona, ovvero delle persone che comporranno la società che gestirà l'attività di mercatino dell'usato. In pratica, oltre ad una sintesi del curriculum vitae della squadra che gestirà l'attività, completo di tutte le esperienze passate, è necessario rispondere alle seguenti domande:

Analizza tutte le componenti che ti hanno fatto decidere di aprire un mercatino dell'usato:

Analizza quindi la struttura giuridica che hai previsto e approfondisci gli aspetti burocratici della tua attività, ovvero la licenza necessaria e la normativa di riferimento.

Devi quindi entrare nel dettaglio di come funziona un mercatino dell'usato, in modo chiaro ed esaustivo, considerando che chi leggerà il documento, probabilmente non conosce questo settore.

Infine entra nel concreto, motivando le tue convinzioni e analizzando: 

Più l'analisi sarà dettagliata e più trasuderà passione ed impegno, ovvero gli elementi principali per la riuscita di qualisiasi progetto.

Fabbisogno finanziario di un mercatino dell'usato

Una delle sezioni più importanti del tuo business plan è quella relativa all'analisi del fabbisogno finanziario, ovvero quanto denaro ti serve per avviare l'attività.

Questa analisi è sciuramente molto articolata: per individuare tutte le spese è necessario un accurato lavoro di ricerca e di richiesta di preventivi.

Considera che se questa sezione sarà precisa, riuscirai a pianificare lo start-up in modo corretto e non avrai grosse sorprese. Sottolineo che le spese da analizzare sono quelle relative all'impostazione iniziale, da non confondere con le spese di gestione che vengono invece considerate nella sezione relativa alla previsione dei costi.

Nell'elenco che segue, ho indicato le spese che sicuramente andranno inserite nel fabbisogno finanziario.Ovviamente l'elenco potrebbe non essere esaustivo in quanto è legato ad ogni specifica situazione ma appresenta una buona base di partenza.

Il totale risultante sarà il fabbisogno finanziario, ovvero la quantità di denaro che ti servirà per avviare l'attività. Con questa analisi sarai in grado di sapere, a priori, l'entità dell'investimento che dovrai sostenere e chiedere quindi un finanziamento adeguato. Il fabbisogno andrà poi suddiviso in quote mensili, quale voce di ammortamento del capitale investito, che andrà poi sommato agli altri costi mensili.

La previsione dei costi di un mercatino dell'usato

Un'altra sezione fondamentale del business plan è la previsione dei costi ovvero le spese mensili che dovrai sostenere per il funzionamento del tuo mercatino dell'usato. Le variabili in gioco, anche in questo caso, sono molteplici e vanno tutte correttamente analizzate.

Ricordati che la previsione dei costi di gestione è ben diversa rispetto al fabbisogno finanziario. Mentre quest'ultimo rappresenta il capitale necessario ad avviare l'attività, la previsione dei costi indica le spese periodiche da sostenere per l'attività.

Tutte queste voci rappresentano quindi i costi di gestione. Ovviamente più accurato sarà il dettaglio, più fedele e realistico sarà il vostro business plan. Ricordati di non trascurare nulla e di considerare l'analisi dei costi come un documento "vivo", che andrà periodicamente aggiornato in base alle esperienze e alla consuntivazione dei costi.

Analisi dei ricavi di un mercatino dell'usato

L'analisi dei ricavi presenta una certa complessità di calcolo, per il fatto che dovresti poter contare su qualche dato statistico di altri punti vendita simili a quello che vuoi impostare. I dati statistici ritengo che siano uno dei migliori vantaggi competitivi che ha un punto vendita affiliato ad un network rispetto ad uno autonomo. Potendo contare su dati statistici, i valori di un business plan potranno infatti risultare più reali.

Considera però che l'obiettivo di un business plan, non è tanto quello di prevedere un ricavo quanto quello di capire, attraverso delle simulazioni, la sostenibilità del business.

L'analisi dei ricavi ti permette quindi di stabilire:

Ecco alcuni spunti molto importanti:

L'esperienza con Mercatopoli e Baby Bazar

A titolo di parametro di valutazione, riporto gli obiettivi che ci poniamo con i punti vendita che aderiscono ai network franchising proposti dalla mia azienda.

Sulla base dei dati storici, raggiungiamo il punto di pareggio:

La marginalità lorda, al netto dell'iva, è di circa il 40,98%, considerando una provvigione del 50%.

Se la pianificazione dell'attività è ottimale il punto di pareggio si ottiene in un periodo di tempo variabile tra 8 e 18 mesi, considerando che i periodi di maggiore crescita per questo tipo di atività sono: marzo e aprile, settembre, ottobre.

 

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