Il regime dei minimi e il regime forfettario
E' partito il regime fiscale semplificato e agevolato introdotto dalla legge finanziaria 2008, cosiddetto dei contribuenti minimi.
L'operazione, che potrebbe interessare circa 700mila soggetti, è disegnata per chi esercita un'attività d'impresa, artistica o professionale, riconducibile in base ai requisiti definiti dalla norma entro la specifica tipologia di "attività minima".
Ovviamente anche i mercatini dell'usato impostati come Agenzia Pubblica d'Affari e classificati quindi come azienda di servizi possono aderire a questo nuovo regime. Il regime si applica già a decorrere dal 1° gennaio 2008 e sembra decisamente consigliato per:
- Le piccole partite iva, professionisti ed imprese, che operano nel settore dei servizi ed hanno pochi costi da scaricare e non risultano quindi danneggiati dalla indetraibilità dell'IVA. I vantaggi aumentano all'avvicinarsi alla soglia limite dei ricavi 30.000 euro. Da valutare l'utilità del regime caso per caso con il proprio commercialista al diminuire dei ricavi complessivi.
- Chi ha come clienti i privati (non viene effettuata ritenuta).
- Chi ha altri redditi, per il fatto che ne può evitare il cumulo (es. lavoratore dipendente che decide di aprire partita iva).
Quindi questo è un regime ottimo per i mercatini dell'usato più piccoli, ma attenzione perchè non sempre le agevolazioni sbandierate dal governo sono così convenienti.
E' vero, ad esempio, che questi soggetti non pagheranno Irap, ma è anche vero che non avendo un'organizzazione autonoma non l'avrebbero probabilmente pagata comunque. L'adesione a questo nuovo regime fiscale va quindi attentamente valutata con il proprio commercialista.
Ricordiamo che il regime dei contribuenti minimi è riservato alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che svolgono attività d'impresa, arte o professione, e che nell'anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30mila euro.
La cosa più interessante risulta essere l'esonero da parecchi obblighi. Non è più necessario infatti esequire liquidazione e versamento dell'Iva ed è previsto l'esonero da tutti gli altri obblighi previsti: registrazione delle fatture emesse, registrazione degli acquisti, tenuta e conservazione di registri e documenti (con l'eccezione delle fatture di acquisto e le bollette doganali d'importazione), dichiarazione e comunicazione annuale e, per concludere, compilazione e invio degli elenchi clienti e fornitori.
Anche ai fini delle imposte sui redditi, i contribuenti minimi sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili.
E, non essendo soggetti né agli studi di settore né ai parametri, sono inoltre esonerati dalla compilazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore.
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