Le promozioni fanno male al negozio dell'usato!
Sempre più spesso giorovagando per il web o per le pagine Facebook incrocio dei negozi dell'usato che propongono delle incredibili "promozioni": dal 3 x 2 sull'abbigliamento usato a fantastici sconti fino all'80%.
Quando le leggo, mi sale la pressione. Già, perché quando incrocio una promozione lanciata da un negozio dell'usato, mi immagino un ristorante con un grandissimo cartello che dice "oggi si mangia gratis" con una fila di clochard che attende il proprio turno.
Voglio chiarire una cosa: uno dei concetti che più ostacola il mercato dell'usato è che per un'infinità di anni questo è stato il mercato dei poveri.
Chi non poteva permettersi una cosa nuova andava a trovarla al mercato dell'usato. E' vero che negli ultimi anni questa cosa si è attenuata, in particolar modo con le nuove generazioni, ma è indubbio che chi entra in un negozio dell'usato deve comunque superare il peso della sanzione sociale, l'etichetta appiccicata dalla gente, la vergogna di sembrare povero.
E se un negozio dell'usato utilizza sconti e promozioni, oltre a portare dentro clienti che probabilmente non desidera (visto che comprano solo cose scontate e il gestore non si paga nemmeno le spese) accentua di fatto il peso di questa sanzione sociale.
Se gestisci un negozio dell'usato e vuoi un consiglio, lascia perdere sconti e promozioni e focalizzati su qualcos'altro.
Lo spiego in altre parole: se devo andare in un negozio dell'usato ci vado:
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per trovare qualcosa di particolare, che difficilmente trovo in un negozio normale;
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per rilassarmi con un atmosfera diversa dai soliti negozi;
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per soddisfare la curiosità e il gusto della scoperta;
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per vedere cosa è arrivato di "nuovo"
Tutti concetti che non mi fanno sembrare povero. Ma quando tu mi dici che se compro 2 magliette, tu me ne regali una terza, io in quel negozio dell'usato non ci vado proprio.
I tuoi migliori clienti la pensano proprio come me, se non mi credi, chiedi a loro.
La domanda che vi fanno la maggior parte dei vostri migliori clienti è: "arrivato qualcosa di nuovo?".
Fateci caso, perché è proprio questo che traina il business dell'usato: i nuovi arrivi.
Quindi se desideri un cliente target che ti permetta di guadagnare e di smettere di lamentarti perché c'è crisi dovresti porti l'obiettivo di iniziare ad eliminare le promozioni speciali, a non pubblicizzare gli sconti e comunicare fino all'esasperazione che nel tuo negozio dell'usato, ogni giorno, arrivano centinaia di pezzi unici e irripetibili.
E' attraverso questo concetto che puoi permettere al tuo cliente di esprimere un immaginario retrospettivo, con connotazioni fortemente romantiche, di ricerca verso un oggetto non comune: chiavi fondamentali per il tuo business.
Ti prego, non dire ai quattro venti che la roba che non riesci a vendere, la proponi scontata o in promozione. E non bloccare gli arrivi per vendere prima quello che hai già.
Fidati, se fai così stai proprio sbagliando strada e stai facendo tanto male alla tua attività.
Imprenditori dell'usato
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