La percezione di un oggetto usato
Ho una consapevolezza.
In Italia esistono veramente pochissime persone autorevoli, alle quale rivolgersi, quando il titolare di un mercatino dell?usato ha la necessità di aggiornamenti tecnici, burocratici o fiscali!
I commercialisti spesso non hanno competenze specifiche per questo settore - sono veramente pochi quelli che le hanno - e i comuni e gli enti amministrativi si limitano a fissare tasse, imporre obblighi e a irrorare sanzioni con un pressapochismo a volte scandaloso, spesso interpretando la legge a loro esclusivo interesse.
Da questa consapevolezza nasce la mia volontà di impegnarmi per creare una struttura che possa aiutare i mercatini dell'usato autonomi, rappresentando, allo stesso tempo, i loro interessi.
Il programma che ho stilato quando sono stato eletto rappresentante nazionale del comparto usato conto terzi, in seno a Rete ONU, l'associazione nazionale degli operatori dell'usato, tra le altre prevedeva proprio questo.
Ho quindi deciso, con la mia azienda, di creare la seconda edizione di Usato Camp, l'evento nazionale che potesse aggregare gli imprenditori dell'usato in una giornata di formazione, durante la quale invitare giornalisti e politci e trasmettere un messaggio forte: siamo una componente economica importante, per varie ragioni, ed è giusto ottenere delle agevolazioni per ciò che facciamo a vantaggio della collettività!
Il conto terzi, nel panorama degli operatori dell'usato è il settore più organizzato ma anche quello con più spese ed è tassato in modo ingiusto. In effetti esistono svariate proposte di legge tra le quali ve n'è una già incardinata in Parlamento, con primo firmatario l'onorevole Stefano Vignaroli, oggi congelata alla Commissione Parlamentare Attività Produttive (presidente di Commissione onorevole Saltamartini).
A Usato Camp, organizzato per il prossimo 30 marzo 2020 a Roma, vogliamo mandare un messaggio forte alla politica per consentirci di lavorare in modo serio e sereno. E farò quanto in mio potere per portare all'evento quanti più imprenditori dell'usato in conto terzi sarà possibile!
Chi mi conosce sa che ho molto a cuore la formazione e per massimizzare i risultati che ogni imprenditore potrà ottenere a Usato Camp ho deciso di organizzare alcune dirette Facebook per affrontare alcune problematiche di questo mercato. Le dirette di Facebook sono pensate per essere propedeutiche all'evento e per condividere alcuni importanti concetti che permetteranno ad ogni partecipante di ottenere il massimo valore dall?evento.
La percezione del mercato dell?usato
Per la prima diretta presento un lavoro, durato circa 2 anni e mezzo, realizzato in collaborazione con l?Università di Verona e in particolare con il prof. Domenico Secondulfo, sociologo dei consumi, docente di economia e studioso da oltre vent'anni del mercato dell'usato.
Questo lavoro ha portato, coinvolgendo studenti, titolari di mercatini dell'usato e clienti, alla creazione di una mappa di percezione: il mondo dell?usato ha infatti varie dimensioni, ovvero vari modi di essere percepito e interpretato, tutti tracciati in questa mappa.
La comprensione del mercato dell?usato parte dalla consapevolezza che un oggetto usato ha vari modi di essere percepito e interpretato, assolutamente soggettivi e che dipendono principalmente dal background culturale del singolo individuo.
Se da una parte il mercato dell?usato si fece strada come diretta conseguenza del consumismo e dell?abbondante disponibilità di oggetti ancora utili e che inevitabilmente finivano nelle discariche, dall?altra si porta dietro lo stigma che lo caratterizza, che lo ha spesso relegato a clienti non abbienti.
Negli ultimi anni, la nascita di centri dell?usato impostati come veri e propri negozi, sommata all?impulso del mondo online, hanno determinato un'evoluzione culturale che ha di fatto permesso di sdoganare il mercato dell'usato. La rapidità di questa evoluzione è stata agevolata da un contesto che negli ultimi anni è cambiato moltissimo.
Partendo dallo studio della percezione è quindi possibile agire sul contesto, confermando o modificando tale percezione. Ogni area rappresenta quindi un modo in cui viene percepito un prodotto usato e per ciascuna sono stati delineati dei termini che la definiscono in modo preciso.
RIFIUTO
La percezione è quella di un prodotto di scarto, proveniente dall?eliminazione di un oggetto che non si utilizza più. Parole chiave: sporco, impuro, entropia, contaminato, indifferenziato, immondizia, buttare, rovinato, disordine, asimmetria, spazzatura, scarto, logoro, unto, vecchio, inutile, morto, degrado.
CHEAP
La percezione è quella di un prodotto economico, di valore molto basso, spesso difettoso o non funzionante. Parole chiave: frugale, svantaggio, promiscuo, necessità, vorrei ma non posso, povertà, prezzo basso, economico, abbondanza di oggetti.
SCOPERTA
La percezione è quella di un prodotto del passato che non si trova più in commercio, un oggetto il cui valore è conosciuto da poche persone. Parole chiave: scavo, esplorazione.
RICORDO
La percezione è quella di un prodotto che include un ricordo emotivamente positivo, appartenente al nostro passato. Parole chiave: nostalgia, valore affettivo, memoria.
SMART
La percezione è quella di un prodotto di qualità superiore rispetto a un prodotto nuovo, a parità di prezzo. Parole chiave: affare, esperto, intelligente, astuzia, ludico, cultura, moda, qualità, convenienza, community, entusiasmo, anticonformismo.
ECOLOGICO
La percezione è quella di un acquisto in linea con il valore della sostenibilità, effettuato per preservare risorse. Parole chiave: riciclo, green, naturale, decrescita, etica, eco-friendly, impatto ambientale, sostenibilità ambientale, rivalorizzazione, economia circolare.
ÈLITE
La percezione è quella di un acquisto di un prodotto superiore, in quanto oggetto di antiquariato, modernariato, vintage o memorabilia. Parole chiave: antiquariato, memorabilia, vintage, modernariato, collezionismo.
Questa mappa è quindi fondamentale per capire come influenzare la percezione di un prodotto usato, collocando nella stessa mappa i singoli elementi del contesto, ad esempio:
- l?impostazione del negozio,
- la vetrina,
- gli allestimenti utilizzati,
- l'abbigliamento degli addetti al punto vendita,
- il tipo di comunicazione interna,
- il modo di relazionarsi del personale del negozio,
- la rappresentazione della propria attività online,
- la pubblicità,
- il modo di comunicare (es. risposta alle recensioni).
In pratica, tutte le azioni che comunicano qualcosa in merito alla propria attività possono essere posizionate in una precisa area della mappa e influenzano in modo diretto la percezione che le persone avranno del prodotto usato.
Prendere consapevolezza di questi concetti e iniziare ad applicarli per tutto ciò che riguarda il proprio mercatino significa impostare una linea di coerenza e, di conseguenza, di crescita.
Ovviamente non c'è un'area giusta ed un'altra sbagliata: va deciso in quale area si voglia lavorare e va creata coerenza su tutta la linea. Per esempio utilizzare una comunicazione smart e avere una vetrina sporca o dei cartelli scritti a mano è ovviamente incoerente e il cliente lo percepisce immediatamente, penalizzandovi.
Ecco l'azione che vi invito a fare: analizzate il vostro negozio posizionando ogni singolo elemento nella mappa, per capire quanta incoerenza trovate!
Vi aspetto alla prossima diretta e attendo la vostra iscrizione ad Usato Camp!
NIU.eco - il network degli imprenditori dell'usato
Per approfondire questa tematica puoi aderire a NIU.eco, il network che raggruppa gli imprenditori dell'usato indipendenti.