Una seconda proposta di legge per il mercato dell'usato
Molti di voi sono a conoscenza che il 17 giugno scorso è stata presentata alla Camera una proposta di legge firmata dall'on. Stefano Vignaroli che si basa sul progetto di legge di Rete Onu.
La proposta di legge s'intitola disposizioni per la disciplina e la promozione dell'attività di compravendita di beni usati, istituzione del Consorzio nazionale del riuso, nonché disposizioni per la formazione degli operatori del settore.
Quello che invece molti ignorano è che il 23 luglio scorso è stata presentata alla Camera, un'altra proposta di legge, firmata dall'on. Delia Murer, parallela rispetto a quella dell'on. Vignaroli, titolata: proposta di legge per l'usato organizzato.
L'on. Delia Murer è entrata in un Baby Bazar, qualche tempo fa, comprendendo immediatamente l'importanza della nostra attività.
E' entrata di sua volontà, un giorno come un altro. Ha visto con i suoi occhi il mazzo che ci si fa tutti i giorni, ha visto che l'attività è portata avanti con cura e con la passione. Ha visto come le famiglie riescono a condividere una filosofia e un modo alternativo di "consumare" senza sprecare. Ha visto il sistema trasparente e assolutamente in regola. Ha visto come, oltre all'attività economica, alla base ci sia un rispetto verso la città e le famiglie e come, prima di tutto, si pone in essere un servizio che va oltre il commercio.
Il Baby Bazar era quello di Mestre, la titolare è Lenia Messina.
Da lì è nato un contatto con un suo collaboratore che mi ha chiesto qualche informazione sull'attività e poi non se ne è saputo più nulla. Fino a ieri.
La proposta dell'onorevole Delia Murer è molto simile a quella dell'on. Vignaroli ed entrambe si basano sul progetto di legge di Rete Onu. I punti cardine sono i medesimi ovvero quelli che Pietro Amico dello studio Spaxius aveva presentato a Rete Onu, poi rielaborati e migliorati dal direttivo di Rete Onu.
E' una piacevole conferma, visto che collaboro da molti anni con Pietro e ho sempre pensato che il suo lavoro sia sempre stato eccellente.
Ci sono però degli elementi in più. Tipo questo passaggio:
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi della presente legge, Il ministero delle Attività produttive e l’Agenzia delle Entrate entro 60 giorni istituiscono lo specifico codice ATECO per i negozi conto terzi, che faccia parte del gruppo degli intermediari del commercio di vari prodotti (46.19) aggiungendo un quinto numero specifico per l’attività di usato conto terzi (46.19.05).
Ma questa era la mia proposta che ho lanciato ad Usato Camp! Ripesco le diapositive ed eccola qui, la riporto.
Scorro la proposta di legge e ci trovo ancora:
-
la proposta di equiparazione dell'usato al regime Iva concesso ai rottami (operazione non soggetta ad Iva);
-
l'istituzione di una specifica agevolazione per il calcolo delle tariffe locali sui rifiuti "al fine di agevolare la funzione di prevenzione e di efficienza nell'utilizzo delle risorse da esse esercitata";
-
la tracciabilità obbligatoria (registro degli affari) per le operazioni di valore superiore a € 300,00 per singola transazione e comunque per un valore di € 50,00 per singolo bene trattato e non per tutti i beni, indipendentemente dal loro valore, come avviene oggi;
-
la natura di pubblica utilità, a fini urbanistici, per le attività degli operatori dell’usato che permette di insediare questo tipo di attività in spazi a destinazione urbanistica di tipo produttivo-artigianale.
Quest'ultima, lo ricordo bene, studiata e consigliata dal nostro urbanista - Maurizio Villa - anche lui relatore ad Usato Camp.
Ecco il link alla proposta di legge per il mercato dell'usato.
E' una proposta a completo sostegno dell'usato e degli operatori che operano in qesto mercato: sarebbe la svolta di un settore che sta rapidamente diventando un importante traino economico.
Avanti tutta!
Imprenditori dell'usato
Per approfondire questa tematica puoi iscriverti al gruppo Facebook Imprenditori dell'usato. La tua partecipazione è gradita e l'iscrizione è gratuita.