Il conto vendita da privati
Per mercatino dell'usato intendo un'Agenzia d'Affari organizzata come attività di intermediazione tra privati che utilizza il sistema del conto vendita.
In sostanza l'agenzia non è altro che una struttura che ospita gli oggetti usati che i privati cittadini mettono a disposizione di possibili acquirenti.
Un privato porta al mercatino degli oggetti da da vendere. Il gestore le espone e li vende in nome e per conto del privato stesso. Incassa il denaro, in nome e per suo conto ed esegue il rimborso al venditore, trattenendosi una provvigione.
Il responsabile di tale struttura non è quindi un commerciante, in quanto non pone in vendita direttamente merce della quale detiene il titolo di proprietà, ma si configura come un promotore di affari.
E' fondamentale, per la corretta gestione di un mercatino dell'usato, tener traccia, per ogni articolo venduto, del relativo venditore (il proprietario dell'articolo), per rimborsare correttamente la spettanza e detraendo la commissione. Ogni venditore, al suo primo rapporto con l’agenzia d’affari, deve essere codificato attraverso la compilazione della relativa scheda anagrafica. E' importante identificare il cliente attraverso un valido documento di identità, trascrivendone gli estremi: le leggi sulla pubblica sicurezza lo impongono. In questa fase è inoltre obbligatorio informare il cliente e che stiamo trattando i sui dati personali e ottenere il suo consenso, ai sensi della legge sulla privacy.
Il venditore deve quindi stipulare un mandato di vendita (il contratto attraverso il quale l'agenzia può vendere gli oggetti del venditore) stabilendo le percentuali di provvigione dei vari oggetti, che normalmente varia dal 30% al 50%, in base alla categoria o al valore dell'oggetto.
A tal proposito raccomando l'adozione di un mandato di vendita che segua le linee guida del Codice del Consumo, il provvedimento emanato nel 2005 che raccoglie tutta la normativa a tutela del consumatore, evitando l'adozione di clausole vessatorie o eccessivamente sbilanciate a favore del gestore.
Normalmente gli oggetti sono catalogati per categoria merceologica e per ognuno degli oggetti deve essere stabilito il prezzo di vendita che va riportato sull'etichetta. I dati di carico relativi al cliente venditore e al relativo oggetto, vanno riportati nel registro degli affari. A questo punto gli oggetti potranno essere esposti nell'area espositiva ed essere quindi venduti.
Le vendite eseguite sono esenti dall'obbligo di emissione di ricevuta fiscale, scontrino fiscale e documento di trasporto, in quanto eseguite per conto di un privato. A richiesta del cliente che acquista, l’Agenzia può emettere una ricevuta di vendita (non valida ai fini fiscali). Dopo alcuni giorni dalla vendita degli oggetti (oppure a fine mese) l'agenzia provvede al rimborso dei venditori e al relativo computo delle proprie provvigioni spettanti.
Il sistema pur non essendo particolamente complicato è molto articolato e diventa efficace solo con uno studio approfondito delle regole, da stabilire in base alle normative dettate dal Codice Civile, dalle normative fiscali e dalle leggi correlate. Eventuali norme, anche se pattuite contrattualmente, ma contrarie alle normative sono considerate nulle e mettono a rischio l'esistenza stessa dell'attività.
Le figure chiave per la corretta impostazione dell'attività sono quindi il commercialista, per la parte fiscale e l'avvocato per la parte giuridica. Solo la sinergia di queste figure con l'imprenditore rende possibile un impostazione corretta dell'attività e la redazione di regole di funzionamento bilanciate e aderenti alle tante normative.
Con un approccio professionale è possibile esprimersi in questo settore con grande successo imprenditoriale ed economico.
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